La Scientificità del Metodo
Da anni l’Associazione Osteopatica Americana (AOA) considera l'SCS la tecnica di medicina manuale più avanzata ed innovativa in ambito osteopatico; infatti essa è l'unica ad avere un istituto alla base permettendo di mantenere da un lato la purezza del metodo, dall'altro di poter sviluppare ed implementare il metodo in modo scientifico e controllato. Il Counterstrain è quanto di meglio e di più innovativo si possa trovare oggi in medicina manuale dal punto di vista di: risposta immediata e duratura del paziente, rapidissimi tempi di recupero, atraumaticità delle manovre terapeutiche ed un approccio assolutamente indolore per il paziente.
E' l'unico sistema ad avere punti diagnostici precisi legati a disfunzioni specifiche nel corpo; ciò permette una diagnosi rapidissima rispetto alla classica valutazione osteopatica. Lo Strain Counterstrain è l'unico metodo che analizzando in modo dettagliato l'intero corpo ha scoperto innumerevoli punti diagnostici sul versante anteriore del corpo, connessi a disfunzioni ed algie posteriori, che se non trattate anteriormente non portano a risoluzione. E' anche l'unica tecnica al mondo ad avere una applicabilità completa per disfunzioni di tipo: muscolo-scheletrico, craniale, viscerale, fasciale, vascolare arteriosa e linfatica oltre ad applicabilità sui nervi periferici. Si differenzia dalle molte altre tecniche manuali per il fatto che essa è completamente neurologica e non manipolativa o masso-trattiva. Lo SCS fonda le sue basi applicative su processi neuro-fisiologici che regolano il corpo umano, portando quindi al completo ripristino delle funzioni compromesse. Questo è il motivo fondamentale del perché essa risolve là dove le altre tecniche tendono a fallire. La sua attuazione infatti non è diretta alla disfunzione muscolo-scheletrica in se, ma alla specifica riprogrammazione neurologica del circuito α-γ e simili, che mantengono le disfunzioni in atto. Questo approccio infatti ha la peculiarità di permette una comunicazione diretta e profonda con il sistema nervoso, riuscendo quindi a correggere in modo immediato e duraturo l'errata programmazione neurologica alla base di tutte le strutture innervate da recettori contrattili, siano esse: muscoli, tendini, legamenti, fasce, vasi o nervi. Si ottiene quindi in pochi secondi un completo ed immediato sblocco articolare, una distensione o recupero di forza muscolare; proprio grazie alla capacità del (SCS) di ripristinare subito il corretto funzionamento del sistema periferico che risulta neurologicamente inibito o malfunzionante per svariati motivi che possono essere occorsi al corpo. La tecnica è “letteralmente” in grado di sbloccare l’errore e resettare il sistema, il tutto in massimo 90’’ (tempo neurologicamente fisiologico nel corpo umano). Negli ultimi anni le ricerche della Jones Institute hanno portato ad una ulteriore evoluzione della metodica abbassando i tempi di risposta per il corpo sotto i 10 secondi.
Tutte unite queste caratteristiche la contraddistinguono da altre metodiche di medicina manuale, rendendola unica.
L'esclusività della formazione garantisce una qualità eccelsa agli operatori che si formano con la Jones Institute. Grazie al notevole approfondimento di nozioni fornite ad ogni corso e le conoscenze delle più recenti scoperte in ambito neurofisiologico ci prefiggiamo l’obbiettivo di perfezionare i professionisti esperti e di formare in modo efficace, pratico e non dispersivo i partecipanti nella fase iniziale della loro carriera.
Il Riflesso del Fuso Neuromuscolare
Il nostro istituto unico nel suo genere propone a tutti i professionisti in ambito medico, riabilitativo, osteopatico e chiropratico una formazione completa nella vera Osteopatia Americana; tramite l'apprendimento della metodica Strain Counterstrain, ideata dal Dr. Lawrence H. Jones negli Stati Uniti negli anni ‘50 e portata avanti dal suo discente Randall S. Kusunose PT, OCS, JSCCI; attualmente presidente della Jones Institute e docente della stessa. Il metodo Strain Counterstrain si basa sulla dimostrazione scientifica che la maggior parte dei dolori muscolo-scheletrici sono
causati da un’errata interpretazione del messaggio afferenziale da parte del sistema nervoso spinale; che induce una scarica
riflessa nel motoneurone, portando ad un errato stato di tensione, creando il circolo vizioso dolore-contrattura-dolore.
Al dott. Jones va il merito della scoperta di punti diagnostici disseminati su tutto il corpo, da lui chiamati: "Tender Point"(TP):
i quali rappresentano specifiche disfunzioni somatiche e guidano l’operatore durante tutta l’esecuzione del trattamento.
Le conferme scientifiche (JAOA • Vol 106 • No 9 • September 2006 • 537-545), i numerosi studi clinici, le molteplici
pubblicazioni e libri sull’argomento, hanno permesso di trasmutare la passata pratica manuale in un metodo scientifico.
La tecnica SCS si basa su di un’accuratissima osservazione clinica, sui fondamenti neuro-anatomo fisio-patologico e su di un approccio manuale innovativo che permette di risolvere le disfunzioni somatiche in soli 90 secondi.L’evoluzione degli studi portati avanti dall’Istituto Jones hanno permesso di ridurre il tempo di di esecuzione della tecnica classica ormai a soli 15, 10 o 1 secondo; velocizzazioni insegnate nei corsi più avanzati. Per approfondimento si rimanda alla pagina: "Counterstrain".